I CONTI DA RIO In una frazione di Ponte San Nicolò era presente, nel corso del Trecento, la famiglia Da Rio che trasse il suo nome dalla contrada di Rio. Riuscì ad incidere sulle vicende politiche della città di Padova Comunale e fu menzionata in uno Statuto di Padovano del 1234. I "da Rio" furono professionisti, commercianti, banchieri e notai. Nella vicina frazione di Roncaiette la Villa "da Rio", ne richiama ancora la memoria. La famiglia era di origine veneziana esistente fino al secondo dopoguerra quando poi si è estinta. A Padova, in Via Dante, è tuttora esistente Palazzo Da Rio (palazzo Dotti-Da Rio con la torre medievale dei Dotti). A Voltabarozzo questa famiglia possedeva una vasta estensione di terreno. Considerando che gli abitanti del luogo erano troppo lontani dalla chiesa parrocchiale di San Lorenzo in Padova da cui dipendevano, che distava circa due miglia, e che questa lontananza procurava gravi disagi, specialmente nel periodo invernale, i Conti da Rio decisero di edificare in quel luogo una chiesa e il 9 maggio dell'anno 1310 si presentarono al Vescovo di Padova, Pagano della Torre, per chiederne l'autorizzazione. Il 22 maggio 1310 il Vicario Generale diede il permesso di costruire nel luogo una chiesa in onore dei Santi Apostoli Pietro e Paolo. Fra le statue di Prato della Valle al n° 25, (anello esterno di fronte a S. Giustina) c’è quella di Antonio Da Rio Padovano, capitano delle milizie della Chiesa, valoroso e abile uomo d' armi che seppe sventare una congiura ordita contro Eugenio IV. In segno di riconoscenza, questi gli fece elevare un monumento equestre in S. Pietro. Morì nel 1450. La statua è opera dello scultore padovano Luigi Verona, venne fatto erigere nel 1783 a cura di Alvise Mocenigo, capitano e vice podestà di Padova. A Rio una villa ci ricorda la famiglia. Ha il corpo centrale che risale al XVII° mentre le ali laterali al XVIII°secolo. Il campanile è del secondo decennio del XX° secolo. |
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